La scelta di una nuova automobile è sempre qualcosa di estremamente complicato, una decisione difficile da prendere. Per le famiglie, si tratta di un impegno economico secondo solo a quello da sostenere per l’acquisto della abitazione.

Per liberi professionisti e aziende si tratta comunque di una scelta destinata ad impattare in modo significativo sui bilanci, sia al momento dell’acquisto sia successivamente per il suo “mantenimento” e utilizzo.

Quanto costa mantenere un’auto di proprietà

È la prima domanda, la più immediata, la più logica che si dovrebbe fare chiunque stia valutando una l’acquisto di una nuova auto.

Spesso, infatti, si commette l’errore di valutare il costo di un veicolo limitandosi al prezzo pagato per l’acquisto, o all’importo della rata mensile di finanziamento o di leasing. Senza tenere conto che il costo reale dell’auto è ben altro e comprende alcune voci di spesa che si devono necessariamente affrontare, non sono in alcun modo “comprimibili” e vanno affrontate durante tutto il periodo in cui utilizziamo la vettura. Vediamo quali sono.

Costi di manutenzione

Certo, è sempre possibile far riparare l’auto dal cugino sotto casa o dall’amico che “ne capisce”, in realtà però una manutenzione effettuata correttamente, presso strutture autorizzate dal costruttore, è requisito fondamentale per viaggiare sempre nella massima tranquillità e al riparo da spiacevoli sorprese.

Sembra banale dirlo, ma indipendentemente dall’uso più o meno intensivo dell’auto, una corretta manutenzione è fondamentale per la propria sicurezza e per quella delle altre persone.

C’è chi si affida al “fai da te”. Cosa sempre possibile, anche se è sempre consigliabile fare affidamento su professionisti seri ed officine meccaniche specializzate.

I controlli da effettuare, o che andrebbero sempre effettuati per un viaggio senza sorprese, sono in realtà piuttosto numerosi.

Un’operazione banale, ma spesso colpevolmente trascurata. È il controllo della efficienza dei pneumatici: usura, pressione corretta, condizione del battistrada che non deve essere mai al di sotto dei limiti di legge.

E poi batteria, impianto frenante, livelli dei liquidi vari, impianto elettrico, luci, olio motore. Se dovesse piovere, sarebbe certamente consigliabile avere spazzole tergicristalli in perfette condizioni.

Manutenzione ordinaria e straordinaria

Si tratta di due aspetti diversi anche se entrambi fondamentali per un’auto in perfetta efficienza.

Sono interventi di manutenzione ordinaria tutti quelli previsti a intervalli periodici dai piani di manutenzione dei costruttori, i classici tagliandi.

Si parla di manutenzione straordinaria invece per tutti gli interventi eseguiti “una tantum”, quindi non previsti dai piani periodici delle case, che possono comportare anche operazioni complesse e la sostituzione di interi componenti usurati.

Interventi di manutenzione straordinaria ce ne sono sempre, nel corso della vita dell’automobile: prima o poi dal meccanico ci si va. Guasti se ne possono verificare per tantissime cause, più o meno gravi. La guarnizione della testata che va in fumo, il cambio o l’alternatore che hanno dei problemi, e via discorrendo.

Tra i costi di utilizzo dell’auto, la manutenzione è da un lato non completamente quantificabile (non so se e quando si romperà la frizione piuttosto che il climatizzatore, per esempio) dall’altro assolutamente inevitabile.

Non sono cosa mi si romperà e non so quando, ma so che qualcosa si romperà.

Ci sono interventi che rientrano nella manutenzione straordinaria anche se possono essere agevolmente programmati.

La cinghia di distribuzione, per esempio, va sostituita dopo una certa percorrenza chilometrica o (in genere) dopo circa 10 anni di vita della vettura, indipendentemente dai km percorsi.

Questo è il tipico intervento straordinario che, se effettuato regolarmente, consente di stare al riparo dal danno ben maggiore che si avrebbe in caso di rottura della cinghia stessa.

In molti casi, può essere anche problematico lasciare la macchina ferma dal meccanico quando ha bisogno di manutenzione.
Un agente di commercio, per esempio, lavora con la sua auto, se la tiene ferma per riparazioni avrà bisogno di una vettura sostitutiva, che ha un costo sia che venga fornita dall’officina, sia che si debba fare ricorso ad una società di noleggio a breve termine.

Naturalmente esistono formule studiate per aiutare le aziende a tenere sotto controllo i costi e la gestione della propria flotta.

La manutenzione ordinaria, oltre che prevista e resa obbligatoria dai costruttori per il riconoscimento completo della garanzia sul veicolo, è chiaramente indispensabile per garantire alla nostra auto una vita lunga e priva (per quanto possibile) di problemi importanti. I costi per gli interventi di manutenzione ordinaria vanno quindi considerati come inevitabili nel calcolo delle spese di gestione dell’auto. E sono per lo più costi facilmente quantificabili.

Pensiamo per esempio agli pneumatici, che vanno sostituiti ogni volta che il battistrada va sotto i limiti previsti della legge. Ci sono, inutile negarlo, automobilisti che fanno orecchie da mercante e continuano a guidare con gomme più lisce di quelle di una monoposto da formula uno, ma le strade non sono autodromi, e le nostre auto non sono fatte per correre nei gran premi ma per districarsi senza provocare danni nel traffico delle città.

Cambiare i pneumatici quando serve quindi va considerato un intervento ordinario, il cui impatto economico varia a seconda dell’uso che facciamo dell’auto.

La durata degli pneumatici infatti dipende da vari fattori

  • La percorrenza chilometrica. Diverso è se si percorrono 10.000 o 50.000 km l’anno, la durata delle gomme non può chiaramente essere la stessa
  • Il terreno, la qualità delle strade. A parità di km, diversa è l’usura delle gomme se si percorre tutta autostrada piuttosto che soltanto strade di montagna
  • Il nostro stile di guida. Una guida tranquilla e rilassata, senza frenate brusche o violente accelerazioni tende a determinare una minore usura delle gomme rispetto a prestazioni da aspirante pilota di rally
  • La qualità degli pneumatici montati

Volete una soluzione per sapere in anticipo cosa spenderete? IL noleggio a lungo termine consente di inserire come servizio opzionale il cambio delle gomme a consumo, compreso nel canone mensile fisso. Ogni volta che il battistrada supera il limite di legge, prendete appuntamento e andate farvele cambiare. Punto.

Il tagliando periodico è forse il più classico degli interventi di manutenzione ordinaria, ed è una operazione il cui costo può variare a seconda della marca e del modello dell’auto. Il tagliando periodico dovrà essere eseguito presso le strutture convenzionate (concessionarie, officine autorizzate) del costruttore, o ad alcune condizioni anche presso strutture scelte dal Cliente.

A seconda che il tagliando venga eseguito presso una concessionaria/officina autorizzata piuttosto che da un meccanico generico ci potrà essere una variabile nel costo dovuta ai differenti prezzi della manodopera, mentre non dovrebbe variare il costo dei ricambi perché devono essere comunque utilizzati quelli originali.

Gli interventi che vengono eseguiti durante i tagliandi sono naturalmente diversi, si va da un puro controllo con sostituzione di olio motore e filtri sulle vetture più giovani, fino ad interventi di manutenzione sempre più importanti quando la vettura diventa più “anziana”.

I costi di assicurazione

Altra voce non eliminabile è quella dei costi di assicurazione. Almeno per quanto riguarda la RC Auto, che in Italia è obbligatoria per legge dal 1969. Certo ha molto peso, da noi, la scarsa cultura assicurativa di molti automobilisti, che tendono a considerare la RC Auto come una tassa di assolvere spendendo meno possibile, e perdono di vista il vero fine dell’assicurazione, che è quello di mettere l’assicurato al riparo da un rischio.

La sola variabile che spesso viene considerata quando si valuta una polizza di assicurazione RC Auto è Il Prezzo. Per questo sono spuntate come funghi le varie compagnie online che propongono la copertura RC Auto a colpi di promozioni e sconti, come fosse il prodotto da banca di una farmacia.

Senza considerare che invece si tratta di un prodotto che deve essere specificamente studiato per ciascun cliente, perché diverse sono le esigenze di ognuno. Bisogna fare attenzione ai massimali, alle garanzie accessorie, alla possibilità o meno di ricevere un risarcimento diretto in caso di incidente, alla eventuale rivalsa che la compagnia può esercitare o meno verso l’assicurato.

Insomma, serve la consulenza di professionisti preparati, che possano aiutarti ad avere le coperture giuste per te, facendoti spendere meno possibile.

Se vuoi saperne di più ed avere una proposta per la tua RC Auto. Chiamaci ora.

Per esaminare correttamente un preventivo di assicurazione, è bene considerare alcuni elementi

  • Il premio della assicurazione RC Auto è determinato in base al comune in cui è stata immatricolata la vettura, il massimale di copertura, l’età dell’assicurato. Le compagnie tendono a considerare gli assicurati più giovani (sotto i 26 anni) maggiormente a rischio, ed applicano loro tariffe meno vantaggiose rispetto agli assicurati di età più elevata
  • La classe di merito è l’altro elemento determinante per la quantificazione del premio. Un neo patentato, o un nuovo assicurato in genere, viene inserito nella classe di merito meno favorevole, ed ogni anno trascorso senza provocare incidenti si vedrà inserito in classi di merito sempre più favorevoli.
  • La polizza RC Auto assicura, in seguito al pagamento di un premio di polizza, eventuali danni provocati a terzi dalla circolazione del veicolo assicurato.  L’assicurazione NON copre i danni causati a soggetti che non sono considerati TERZI dalla legge. La durata è annuale, e non prevede alcun tacito rinnovo.

La copertura RCA è obbligatoria per legge, ma NON copre eventuali danni al veicolo causati direttamente dal proprietario, o comunque non attribuibili a terzi.

Per avere copertura da questo tipo di danni occorre sottoscrivere la polizza KASKO, che è accessoria, facoltativa, e può quindi essere sottoscritta o meno a scelta del Cliente.

La presenza di una polizza KASKO, quindi, permette ai clienti di essere risarciti SEMPRE quando hanno un danno al veicolo, indipendentemente dalla causa dello stesso. Può quindi essere rimborsato anche chi causa un danno al proprio veicolo. L’altra faccia della medaglia è naturalmente il costo del premio, che in presenza di copertura KASKO aumenta in modo considerevole in ragione della copertura offerta, sensibilmente maggiore.

La sottoscrizione di una polizza KASKO potrebbe convenire per esempio a chi possiede una vettura di elevato valore commerciale, a chi non ha particolare dimestichezza alla guida e potrebbe essere più soggetto a provocare danni, piuttosto che a coloro che fanno molti chilometri ogni anno quindi hanno, statisticamente, più possibilità di fare incidenti anche per colpa loro.

L’assicurazione per i neopatentati

Uno degli elementi che spesso frena i giovani “freschi” di patente dall’acquisto di una nuova autovettura sono proprio i costi assicurativi, particolarmente penalizzanti per gli automobilisti più giovani.

In alcuni casi è possibile avvalersi di alcune agevolazioni, come il Decreto Bersani che consente di ottenere la stessa classe di merito di un familiare convivente. In questi casi il premio subisce una riduzione, ma resta comunque più elevato rispetto ad un assicurato più anziano.

Per i neopatentati, il noleggio a lungo termine rappresenta un’ottima soluzione per avere una nuova auto senza dover subire costi assicurativi penalizzanti. Questo perché la proprietà dell’auto e conseguentemente anche la titolarità del contratto di assicurazione NON è del Cliente neopatentato, che resta soltanto l’utilizzatore della vettura.

Altri costi di manutenzione

Un’altra voce di manutenzione ordinaria, ma soprattutto obbligatoria è la revisione periodica della vettura, che deve essere fatta la prima volta dopo quattro anni dalla prima immatricolazione e le volte successive ogni due anni.

La revisione come detto è un controllo obbligatorio, serve a garantire che il veicolo possa sempre circolare su strada in buone condizioni, rispettando i livelli di inquinamento e rumorosità previsti dalla legge. Naturalmente si tratta di una opportunità anche per intervenire in maniera più articolata riparando o sostituendo eventuali pezzi danneggiati qualora durante il controllo vengano riscontrate anomalie.

Da alcuni anni, ad ogni revisione periodica viene rilevato e registrato anche il dato della percorrenza chilometrica segnata dalla vettura. Questo costituisce un elemento di maggiore controllo proprio contro le frodi, un tempo molto diffuse, di chi tendeva a rendere “più appetibili” alcune vetture usate messe in vendita alterando volutamente il dato dei km percorsi.

Perché il Noleggio a Lungo Termine

Il noleggio a lungo termine rappresenta la migliore (forse l’unica) soluzione per tenere sotto controllo e per limitare i costi di manutenzione della vettura.

Questa formula infatti, come abbiamo visto, permette di scegliere l’autovettura che si preferisce, dietro il versamento di un canone fisso per tutta la durata del contratto.

Nel canone mensile di noleggio sono compresi il noleggio vero e proprio del mezzo, la manutenzione, le coperture assicurative e un certo chilometraggio contrattualmente stabilito in base alle esigenze del cliente.

La formula del noleggio a lungo termine, per questo, elimina ogni preoccupazione del cliente, dandogli la possibilità di guidare auto sempre nuove e quindi in perfetta efficienza, senza dover sottostare a nessun costo improvviso e imprevisto di manutenzione che comunque, qualora si verificasse, sarebbe compreso nel canone.

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